Tutti o quasi tutti imparano l’inglese a scuola. Chi comincia alle elementari, chi alle medie; infine, alle superiori si aumenta il grado di difficoltà aggiungendo alle regole di grammatica e sintassi anche la letteratura e (a volte) la storia contemporanea. Ma quanto è valido il nostro inglese? Riusciremmo a conversare in inglese con uno straniero (uno spagnolo, o un tedesco, o un francese, etc.) che usa anche lei/lui questa lingua? E con una persona di madrelingua inglese?
Questo breve post è una riflessione sul mio percorso di apprendimento della lingua inglese e, simultaneamente, vi presenta dei suggerimenti chiave per portare il vostro inglese da ‘base’ a ‘livello conversazione o avanzato’.
Inglese scolastico (il senno di poi)
Ahimè alle scuole medie (1989-1992) avevo lingua francese e non inglese. Dico ahimè non perché il francese non mi piacesse o non mi sia stato utile nella vita (ancora oggi posso leggere un libro o un articolo in francese senza problemi), bensì perché al primo anno di superiori una delle materie più ostiche mi risultò la lingua inglese, di cui non sapevo nulla. Cercavo di imparare tutte le regole a memoria, ma facevo poco esercizio di composizione in inglese, quindi non imparavo il lessico, insomma mi mancavano sempre le parole. Inoltre, visto che mi pesava molto spendere tempo sui libri di inglese, avevo pensato bene (in senso ironico) di fare tutti i compiti di inglese il più in fretta possibile.
Col senno di poi, come si suole dire, quello è stato un grande errore. Se avessi investito più tempo fino dall’inizio a leggere testi in inglese, tradurli, fare gli esercizi e scrivere qualcosa (una lettera magari), avrei imparato a conversare in inglese molto prima, e questo mi avrebbe spinto a migliorare il mio inglese sempre di più.
L’altro mio errore è stato di non parlare con nessuno di questa mia difficoltà. I miei genitori mi hanno sempre supportato negli studi. Sono certo che si gli avessi chiesto di aiutarmi con l’inglese, avrebbero trovato qualcuno per farmi ripetizioni e per fare conversazione in inglese. D’altra parte mio padre stesso mi aiutava con le versioni di latino. Perché mai avrebbe dovuto negarmi un qualche aiuto per l’inglese?
Il mio inglese migliora, ma non riesco a conversare – Perché?
Così passano i primi due anni di liceo scientifico, e fatico con l’inglese (anche se ho sempre avuto la sufficienza). Al terzo anno di superiori ho trasformato il mio approccio allo studio. Per qualche ragione (che non so spiegare neanche io) ho cominciato a dare il massimo. I risultati si vedono. Imparo bene le regole di grammatica e sintassi della lingua inglese, imparo le forme colloquiali, le forme di cortesia, riesco a seguire bene la letteratura inglese ed i miei voti nelle prove scritte passano dal 6 al 7 ed anche 8.
Poi però ci sono le interrogazioni. Almeno parte di esse dovrebbe svolgersi in inglese, ma, malgrado i miglioramenti, riesco solo a dire una o due frasi semplici e poi mi blocco, oppure l’insegnante deve aiutare suggerendo una o più parole in inglese. Ancora non riesco a conversare in inglese.
Recentemente ho riflettuto su cosa avrei potuto cambiare per migliorare il mio livello di conversazione inglese. Beh, all’epoca non c’era internet, quindi niente youtube e contenuti ‘free’ per imparare l’inglese parlato. Però avevo un PC. Un vecchio 386, per chi avesse conoscenza di questa tecnologia ormai più che datata. Un mio buon amico, Giuseppe, aveva molti giochi per PC in versione inglese. Alcuni di questi prevedevano di leggere lunghe strisce di testo in inglese per scegliere cosa fare. Giuseppe era bravissimo nella parte di interrogazioni, l’unico della classe che rispondeva alle domande ed usava aggettivi e termini, diciamo, complessi e variati. Io sceglievo sempre giochi in italiano, e, forse, limitavo la mia capacità di apprendere l’inglese orale.
Non c’è dubbio che impariamo molto di più quando ci divertiamo. Qualsiasi forma o modo di portare la lingua inglese parlata nella nostra routine quotidiana (video, film, blogs, chat, etc.) nei momenti di relax è uno strumento fantastico per migliorare la nostra abilità di conversare in inglese senza quasi accorgersi di fare uno sforzo.
Il grande salto – parlo inglese!
Finisco le superiori, inizio l’università e passo l’esame di inglese con ‘approvato’ (solo esame scritto) durante il primo anno. Per il resto il mio inglese, specialmente parlato, non migliora, anzi, forse, peggiora, fino a che comincio la tesi di laurea. Qui tutto cambia!
Il mio correlatore di tesi diventa un ricercatore in visita alla Università degli Studi di Milano, il Dr. Kazuaki Okamoto. È giapponese e parla inglese (con un forte accento). Non ho scelta, devo interagire con lui in laboratorio, incluso per l’uso di termini tecnici, in inglese. Come se ciò non bastasse, il mio relatore, Prof. Stefano Poli, mi ‘passa’ una serie di pdf di articoli scientifici tutti in inglese. Non solo devo leggere tutti gli articoli, ma devo capirli, esaminarli, sviscerarli e poi usarli per il capitolo ‘discussioni’ della mia tesi. Un’impresa titanica, ma dopo qualche mese io e ‘Kazu’ ci capiamo (magari facendo un po’ di errori), conversiamo per qualche minuto, ed io riesco a ‘decifrare’ tutti gli articoli.
Quello che ho imparato da questa esperienza è che rimanere all’interno della nostra ‘comfort zone’ non è sempre il meglio per incrementare l’apprendimento. Specialmente quando si tratta di imparare a conversare in inglese. Dobbiamo metterci in gioco, persino scegliere volutamente situazioni di difficoltà o disagio per creare una motivazione interna ed intensa a superare un ostacolo.
Conversare in inglese per davvero!
E così concludo gli studi universitari e poco dopo mi viene offerto un dottorato di ricerca presso il Politecnico Federale di Zurigo (ETH Zürich) in Svizzera. Mi dicono che nell’istituto di Mineralogia e Petrologia si parla sempre inglese (anziché tedesco, che è parlato a Zurigo) poiché i ricercatori vengono da tutto il mondo. A questo punto mi toccherà conversare in inglese per tutta la giornata lavorativa ed inoltre dovrò fare presentazioni, andare a conferenze, etc. sempre usando la lingua inglese.
Ho due mesi per prepararmi e scelgo di frequentare un corso di conversazione in inglese 1:1, ovvero solo io e l’insegnante ci incontriamo per due ore a settimana e parliamo di argomenti generici ed anche specifici di geologia e tecnici (strumenti di laboratorio, misure, etc.). Si rivelerà una scelta eccellente. Il mio inglese era già discreto a quel punto, quindi potevo conversare, ma questi dialoghi viso a viso dove devo sforzarmi di capire ogni parola e poi rispondere a domande complesse porteranno il livello del mio inglese parlato a buono e moderatamente fluente.
Infine, mi trasferisco a Zurigo. Condivido un ufficio con un ragazzo canadese ed un gallese. Saranno i quattro anni di conversazione quotidiana con loro ed altre persone madrelingua inglese ha cementare il mio inglese parlato che diventa fluente e ricco.
Trascorrerò in seguito tre anni in Canada, due in Irlanda e quasi cinque in Inghilterra, occupandomi di correggere l’inglese scritto e parlato dei miei studenti e tutees che sono madrelingua! Mi sembra ancora oggi incredibile che il mio livello di conversazione in inglese abbia superato quello di studenti universitari canadesi, irlandesi e persino inglesi! È per questo che senza alcun timore di essere colto in fallo offro tra i miei servizi l’ “English Conversational Boost” – https://giuliosolferino.com/english-conversational-boost/
Cosa abbiamo imparato? Tiriamo le somme
- Quando stiamo iniziando ad apprendere l’inglese è importante leggere testi, tradurre, fare esercizi e scrivere qualcosa di creativo (suggerisco almeno una volta alla settimana).
- Portare la lingua inglese parlata nella nostra routine quotidiana potenzia l’apprendimento, specialmente l’abilità di conversare in inglese.
- Dobbiamo scegliere di uscire dalla nostra ‘comfort zone’ e auto-spronarci a migliorare l’inglese conversazionale. Ad esempio perché non iniziare a chattare con un coetaneo/a di lingua madre inglese?
- Per fare il passo definitivo verso la conversazione in inglese proficiente è utile (se non necessario) frequentare lezioni di conversazione inglese 1:1.
- Dobbiamo continuare sempre a mantenere un livello alto di comprensione, scrittura e conversazione in inglese usando ogni mezzo a disposizione: Youtube, chat, DVD in lingua originale inglese, seguire show e serie TV in inglese, etc.