Soft skills – Hard skills

Basta inserire le parole ‘cosa mettere nel CV’ su un motore di ricerca e troveremo fra le risposte ‘hard skills’ e ‘soft skills’. Ottimo, ma cosa sono? In termini semplici le soft skills sono le capacità interpersonali e le hard skills sono le capacità professionali.

Entrambe sono molto importanti per il nostro curriculum ed è fondamentale aggiungerle e descriverle nel punto e nel modo giusto.

Soft Skills

Hanno molto a che fare con la nostra personalità e col carattere (che piaccia o meno). Sono doti naturali, ma si possono migliorare facendo uno sforzo ed anche seguendo corsi di formazione o un programma di mentoring (https://giuliosolferino.com/corsi-online-one-to-one-11/). Sono abilità personali e che non dipendono dal ruolo rivestito (trasversali). Diventano essenziali sul posto di lavoro.

Socialità e capacità di comunicare sono di sicuro le soft skills più citate nei CV. Queste sono seguite da gestione dello stress e propensione al lavoro di squadra (team work).

È chiaro l’interesse di un datore di lavoro per le soft skills. Infatti diventano critiche in termini di interazione con colleghi, responsabili, clienti, fornitori, etc., ed anche per la risoluzione di problemi, gestione delle proprie mansioni e ruolo in azienda. Il/La potenziale datore/datrice di lavoro e/o il selezionatore/selezionatrice cercherà in ogni modo di verificare queste capacità. È ovvio che se nel nostro CV non ne facciamo alcuna menzione, è difficile che ci invitino ad un colloquio.

Una lista completa di tutte le soft skills è difficile da compilare, in quanto in ogni professione ne esistono di peculiari ed esclusive. Ho provato a schematizzarle in questo grafico.

Le ‘soft skills’. Lo schema non ha un ordine gerarchico poiché per impieghi diversi ognuna delle soft skills può essere determinante. Le elissi in colore giallo chiaro evidenziano le sette capacità interpersonali citate come ‘top skills’ da vari motori di ricerca.

Hard skills:

Le ‘hard skills’ sono le competenze e conoscenze tecniche di chi presenta il curriculum vitae. Sono strettamente dipendenti dal ruolo che si vuole ricoprire in azienda e possono variare da compagnia a compagnia. Sono necessarie per svolgere il lavoro in modo efficace.

Faccio un esempio. Chi cerca impiego in uno studio di geologi, citerà certamente la capacità di leggere ed interpretare una carta geologica. Tuttavia studi diversi potrebbero cercare esperti diversi, magari un ‘geologo di miniera’ oppure un ‘geologo di cantiere’. I due ruoli hanno ‘hard skills’ comuni ed altre diverse.

È impossibile elencare tutte le hard skills, perché sono infinite. Si può tuttavia fare una breve lista delle categorie di ‘hard skills’ a cui dovete pensare quando compilate il vostro curriculum vitae: capacità tecniche (es. uso di strumenti); capacità/conoscenze informatiche; conoscenza MS Office; capacità analitiche; capacità/conoscenza del marketing; capacità di presentare (esporre a colleghi, durante congressi, etc.); capacità manageriali (es. gestione di un budget, gestione del personale); capacità progettuali.

Come mettere le ‘skills’ nel Curriculum Vitae

Fate bene attenzione a non limitarvi a semplici elenchi. Anzi, soprattutto per le ‘soft skills’ evitate il solito trafiletto dove elencate le vostre abilità interpersonali, che poi sono le stesse in tutti i CV.

Un buon modo di citare le varie ‘soft skills’ è contestualizzarle. Per esempio, se il vostro CV include un ‘profilo personale’ descrivete brevemente come avete sfruttato le vostre capacità interpersonali (soft skills) nei precedenti impieghi (fate anche esempi). Oppure scrivete una o due righe per descrivere il vostro ruolo in azienda per ogni esperienza professionale elencata nel curriculum. Lì dovete anche sottolineare le ‘hard skill’ più importanti per quell’impiego. Desta un’impressione molto migliore associare le nostre capacità tecniche alla mansione/ruolo che abbiamo ricoperto nelle varie aziende/istituti, anziché fare una lista ad inizio o fine CV.

Quali ‘skills’ mettere nel curriculum.

Verrebbe da dire “mettete tutto”, ma non è la scelta migliore, o almeno, non sempre. In molti miei video ed articoli cito il detto ‘less is more’ (meno rende di più). Concentrare l’attenzione di chi legge su quello che volete sappiano. Ovvero, mettendo solo quelle ‘skills’ richieste dal ruolo che ambite a ricoprire e, presumibilmente, presenti nell’annuncio di lavoro le farete risaltare agli occhi del selezionatore/selezionatrice. Un lungo elenco tende a stancare, anche se sono tutte capacità di valore.

Pensate ad un selezionatore/selezionatrice che deve valutare 100 curricula. Potrebbe concentrarsi su alcune parole chiave. Quindi non dimenticate nessuna soft o hard skill, però non ‘incorniciatele’ con altre decine di skills, magari poco rilevanti per quel posto di lavoro.

Come mettere le skills nella lettera di presentazione

Seguite quello che ho detto sopra per il CV. Contestualizzate le ‘capacità’ e ‘conoscenze’ con il ‘quando, come, dove’ le avete usate con successo. Se trovate complesso riuscirci, potete cercare un aiuto professionale (https://giuliosolferino.com/revisione-curriculum-vitae/).

Skills certificate?

Ho lasciato per ultimo l’argomento più delicato. Molti datori di lavoro si aspettano che qualsiasi capacità che presentate nel CV sia ‘validata’ da un certificato (es. corso di formazione, corso di studi). Se avete queste certificazioni citatele con numero, ente che certifica, data. Potete anche scrivere che siete in grado di inviare una copia dei certificati su richiesta. Questo da valore alle vostre parole.

Ci sono un grande numero di abilità (anche tecniche) che si apprendono sul lavoro, quindi ‘senza certificato’. Non abbiate timore di scriverle nel CV o lettera di presentazione, ma spiegate brevemente come le avete acquisite.

Esempi.

Faccio due semplici esempi.

Nel 2012, preparavo una domanda lavoro come tecnico specializzato presso la Clemson University (Canada). Le capacità di insegnamento contavano poco per quel ruolo, anche se ne avevo già maturate molte, quindi le ho minimizzate. Inoltre, anche le mie capacità tecniche erano davvero troppe da inserire tutte nel CV. Allora, ho deciso di descrivere alcune delle mie ‘skills’ nella lettera di presentazione e in un mini-progetto che era da allegare. Così ho citato tutte le mie abilità, senza appesantire troppo il curriculum o la lettera di presentazione.

Un mio mentee di nome Kishore (studente in visita dallo Sri Lanka), nel 2019 mi chiese aiuto per preparare un CV. La domanda di lavoro era diretta ad una compagnia mineraria. Il suo curriculum presentava un lungo elenco di hard e soft skills mescolate assieme. Dietro mio consiglio Kishore modificò il curriculum come segue: Divise le soft e le hard skills; Scegliemmo le hard skills da indicare (alcune le lasciammo perdere perché poco influenti sul profilo del candidato ideale); Ci preparammo al colloquio di lavoro studiando un modo di elencare ed aggiungere le hard skills tralasciate nel CV, se opportuno.

Se avete domande riguardo le ‘soft’ e ‘hard skills, vi invito a lasciare un commento sotto questo articolo, risponderò subito!

Guarda anche i miei video sul CV e sul colloquio di lavoro:

CV: https://www.youtube.com/watch?v=BSMHgg88XlE e

Colloquio di lavoro: https://www.youtube.com/watch?v=RT857PkV8d4 e

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *