metodo di studio e studiare

Gli errori più ‘gravi’ che si fanno mentre si studia (parte 1)

Torniamo al metodo di studio con il nostro blog. Negli ultimi mesi ho seguito molti studenti (soprattutto universitari, nello specifico del primo e secondo anno laurea di base). Tutti presentavano problemi simili: apparivano preparati e determinati, ma faticavano a raggiungere voti eccellenti.

Usando le loro parole (più o meno): studio tantissimo per arrivare all’esame, conosco la materia, ma fatico a rispondere in maniera fluente e non ricordo alcuni elementi che il docente ritiene importanti.

Questo, ahimè, ha portato tanti di questi miei tutees a media voti attorno al 24-26/30. Non che sia un problema avere una media di questo tipo, ma quando si studia dando il 100%, ci demoralizza non raggiungere il massimo.

Ho capito subito che, sebbene in modi diversi, tutti avevano un problema di metodo di studio e, forse, anche di approccio allo studio.

Non è fattibile riunire tutti gli aspetti che possono influenzare in modo negativo lo studio di ogni singolo studente, ma si può provare a fare attenzione ai più comuni errori che si fanno quando si studia. Vediamo assieme 8 errori tipici che si fanno (di solito involontariamente) mentre si studia per gli esami universitari, ma anche negli studi di scuola superiore.

Errata programmazione

Nel mio corso ‘il metodo di studio’ (https://giuliosolferino.com/courses/metodo-di-studio/) spiego nel dettaglio come programmare la quantità, distribuzione e tipologia di studio per preparare una materia, un esame, ecc.

Ogni esame, ogni materia, ha un suo carico di informazioni da assimilare, quindi numero di ore studio necessarie (variabile da persona a persona). Possono esserci parti mnemoniche, altre di comprensione, esercizi da fare, ecc.

Senza entrare troppo nei dettagli, molti miei tutees hanno mostrato di fare fatica a stimare quante ore di studio totale gli servivano per preparare al 100% una materia. Per questo sbagliavano a programmare l’inizio della loro preparazione.

Si può iniziare troppo tardi, così non riusciremo a creare una conoscenza stabile e fluida dei concetti, oppure iniziare lo studio troppo presto. Si, sembra assurdo, ma anche iniziare lo studio per un esame troppo tempo prima ha effetti controproducenti, due in particolare: 1. Si raggiunge la ‘saturazione’ di un argomento troppo presto e si fatica moltissimo a studiare e ripassare i giorni prima dell’esame; 2. Si creare una sensazione di conoscenza completa della materia molto prima della data dell’esame, che può invogliare a studiare meno a ridosso dell’esame. Anche in questo caso si finisce per trascurare il ripasso pre-esame (importantissimo!).

La soluzione è testare il nostro ‘tasso di apprendimento’ (o velocità) scegliendo un argomento. In base a quello si pianifica lo studio con il calendario (se leggete altri miei articoli vedrete che io adoro il calendario come ‘tool’ per lo studio).

Video: il metodo di studio

Sbagliare a definire l’obiettivo

Perché sto studiando questa materia? Riuscite a rispondere? Molti miei tutees, al primo incontro dicono semplicemente “per passare l’esame”, qualcuno aggiunge “voglio un voto alto in questo esame!”.

Cominciamo dal cambiare questo paradigma. Si studia per aumentare la nostra conoscenza. Si studia perché un giorno, in un modo o nell’altro, useremo queste conoscenze per fini pratici (lavoro, ricerca).

Pensare di studiare per superare un esame non fa altro che creare una pressione molto forte, tende a farci trascurare l’aspetto della comprensione logica e dell’analisi critica, a ci spinge a focalizzarci sull’imparare a memoria. Peccato che, specialmente per gli esami orali, sono analisi e logica che ci aiutano a dare risposte eleganti e ben formulate. Ciò porta a voti più alti!

Tentare l’impossibile: Voglio conoscere il 100% della materia.

Con rare eccezioni, il nostro cervello non è fatto per accumulare ‘tonnellate’ di sapere e per apprendere ad un tasso così rapido da permettere di conoscere un’intera materia al 100% in pochi settimane.

Si ricollega all’obiettivo dello studio. Per creare conoscenza stabile bisogna fare una cernita di cosa dobbiamo conoscere ed in quale percentuale. Certo ci saranno parti fondamentali, sulle quali il docente ha insistito dalla prima lezione, ma altre, appena accennate, vanno solo capite per proseguire oltre. Non ha senso imparare a memoria pagine intere o spendere ore e giorni su un argomento che non verrà nemmeno testato all’esame.

La realtà è che alcuni argomenti sono (quasi) superflui. Fate attenzione a quello che viene fatto a lezione. Fate schemi e riassunti che obbligano a fare una prima scelta di cosa includere e cosa tralasciare.

Seguite il mio blog per non perdervi “Gli errori più ‘gravi’ che si fanno mentre si studia (parte 2)”

Per approfondire questo ed altri argomenti o per discutere di study coaching:

Consulenza 1:1 – https://giuliosolferino.com/book-an-appointment/

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