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Cos’è il Portfolio? È utile?

Recentemente ho scritto un articolo su come preparare una domanda di lavoro (https://giuliosolferino.com/domanda-di-lavoro/). Uno dei commenti mi ha rammentato che fino ad ora nel mio blog non ho ancora parlato di ‘portfolio’. Il portfolio è un tipo di ‘documento’ cartaceo o digitale che viene talora richiesto (sempre più spesso per altro) nei form da compilare per inviare la domanda di lavoro.

Prima di addentrarci nell’argomento portfolio voglio chiarire una cosa: il portfolio NON È un tipo di curriculum vitae. Tantomeno non si tratta di una versione digitale di CV. È importante non fare confusione.

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Esempio di form ‘domanda di lavoro’ dove è richiesto di inviare un ‘portfolio’.

Cos’è il portfolio

Il portfolio è come una vetrina dove mostrare materiale di vario tipo che riguarda la vostra esperienza di studi, la formazione extra-scolastica e l’esperienza lavorativa.

Potete caricare in (una cartella online): certificati, lettere di referenze, schemi di progetti (attenzione alla proprietà intellettuale o copyright!), foto e immagini, testi, studi, presentazioni (slides), certificati di premi e riconoscimenti.

In questo modo presentate nel vostro CV o al colloquio di lavoro delle evidenze tangibili del vostro “expertise”.

Il portfolio permette di far capire ai recruiters quello che siete in grado di fare e aiuta i selezionatori a farsi un’idea precisa delle vostre capacità. In effetti è come un resoconto schematico di quello che avete prodotto nei vostri impieghi precedenti e/o attuale. Per altro mostrerà il vostro stile, la vostra vena creativa, se volete usare una grafica omogenea creata appositamente.

Quando parliamo di auto-promozione (https://giuliosolferino.com/pubblicizzare-se-stessi-per-trovare-lavoro/) possiamo considerare il portfolio come un “tool” eccellente.

Durante il colloquio di lavoro può diventare utilissimo! Rafforza la vostra candidatura, vi rende unici e distinguibili agli occhi dei recruiters. Soprattutto può aiutare a dare un valore’ o ‘peso’ materiale al vostro cosiddetto “know-how” (gli altri candidati spiegano cosa hanno fatto, mentre voi lo mostrate).

Come deve apparire il portfolio

Se avete capito l’importanza del portfolio, bisogna anche dire che se fatto male (disordinato, disorganizzato) è controproducente.

Quindi, il vostro portfolio dovrà risultare: ordinato, graficamente piacevole e facile da leggere, ordinato cronologicamente (all’inverso, ovvero prima più recente, poi meno recente). Deve essere facile da scorrere e consultare, quindi se avete molti documenti da caricare, create un indice.

La versione cartacea (forse ormai datata), va aggiornata manualmente (stampate i documenti più recenti prima del colloquio di lavoro) e presentata in forma di raccoglitore (che si può sfogliare facilmente). Se opportuno, separate i vari temi (certificati, immagini, progetti, ecc.) con delle etichette.

Non esagerate col numero di documenti presenti nel portfolio. Se il vostro portfolio richiede un’ora per essere sfogliato (anche digitalmente) nessuno lo osserverà per intero.

Selezione i vostri documenti più importanti e scegliete quelli più rilevanti per il lavoro a cui state aspirando. Se i recruiters hanno domande su altri lavori che avete fatto, state pur certi che le chiederanno in sede di colloquio.

A chi serve avere un portfolio aggiornato

Si potrebbe dire che serve a tutti. Le categorie che devono avere un portfolio digitale sempre aggiornato sono: architetti, designer, artisti, creativi (marketing), chi lavora nello spettacolo, chi lavora nel settore IT, progettisti.

La mia previsione è che nei prossimi due-tre anni il portfolio sarà richiesto per tutte le professioni dove evidenze pratiche (certificati, licenze, ecc.) e ragioni professionali (lettere di referenze, foto di partecipazione a conferenze/meeting o sessioni di training, ecc.) sono importanti per la cernita dei candidati.

A cosa posso “aggiungere” il portfolio?

Il portfolio, in forma di ‘link’ va messo nel CV. Suggerisco di metterlo nella sezione dati personali, sotto ai contatti (telefono, email).

È possibile rendere il biglietto da visita “interattivo” usando un codice QR, magari sul retro, che porti al nostro portfolio.

Possiamo aggiungere il portfolio al profilo LinkedIn (mettendo il link nella sezione ‘about’).

Infine, possiamo “postarlo” sui tutti i social mettendo nella nostra ‘bio’. Per fare questo senza mettere troppi link nella ‘bio’ consiglio di usare la piattaforma Linktree (se non la conoscete lasciate un commento)

Per discutere con me di selezione del personale, CV, colloquio di lavoro e molto altro potete usare il servizio meet: (https://giuliosolferino.com/book-an-appointed/).

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