Pianificare un cambio di carriera, la storia di Isaac

Muovere i primi passi nella carriera che abbiamo scelto è sempre complesso ed è una parte importante del mentoring che svolgo con neolaureati e neodiplomati (preparazione curriculum vitae, lettere di presentazione, rehersal del colloquio di lavoro, consigli per cominciare nel modo giusto un nuovo impiego), che definisco ‘corso 1:1’.

Tuttavia anche cambiare settore di impiego è complesso e spesso richiede un supporto esterno. Nelle ultime due settimane ben sei persone hanno richiesto il mio mentoring per un cambio di carriera.

Per essere sinceri, spesso il primo e più grande problema è la difficoltà a lasciare un settore/impiego che ha rappresentato la quotidianità per anni. Come mentore ho aiutato molte persone che non avevano avuto scelta, ovvero il cu impiego era terminato, ma altrettanti mi hanno prima di tutto contattato per un ‘meet’ in cui abbiamo discusso della loro attuale carriera, del motivo di insoddisfazione con l’impiego corrente e, soprattutto, di come spostarsi verso un altro lavoro/ azienda/settore.

Io stesso ho affrontato un cambiamento importante di recente. Se volete leggere questo breve articolo https://giuliosolferino.com/my-story/ capirete come io abbia fatto la scelta di cambiare ‘percorso’ pur avendo in mano un contratto a tempo indeterminato ben retribuito. Vi assicuro che è stata una scelta importante e che la mia soddisfazione professionale e personale sono di molto aumentate.

Perché cambiare?

Prima di narravi in modo succinto la storia di un mio ex laureando, Isaac, e di come assieme abbiamo preparto ed affrontato un importante cambio di carriera per lui, vi presento un breve elenco delle ragioni che possono (o devono) farci almeno considerare di cambiare carriera.

1.  La routine stanca: Può succedere (in alcuni impieghi più di altri) che dopo alcuni anni le quotidianità del nostro lavoro diventino un peso. Questo riduce la nostra motivazione a dare il meglio e può rallentare o fermare la nostra carriera. Inoltre, a lungo andare ciò può avere effetti sulla nostra salute mentale. Alzarsi dal letto e pensare ‘anche oggi le stesse cose da fare in ufficio..’, non è un sintomo di benessere.

2. Nuovi obiettivi: Esistono mille modi di venire a contatto con persone che svolgono un lavoro diverso dal nostro e che sentiamo di poter fare anche noi (conoscere qualcuno, leggere articoli o blog o forum, vedere qualcosa alla TV o su internet, etc.). Può rimanere una semplice curiosità per noi. Ma se invece comincia a diventare un pensiero stabile e ci ritroviamo spesso ad immaginare cosa faremmo se svolgessimo quella professione, allora è importante valutare la possibilità di un cambio di carriera.

3. Cambio di vita: Avete mai sentito parlare di nutrizionista? Personal trainer? Life coach? In certi momenti della nostra vita, per motivi estremamente diversi (salute, scelta personale, consiglio del/della nostro/a partner, suggerimento di amici, situazioni famigliari, etc.) decidiamo di apportare cambiamenti alla nostra routine di vita. Se ben guidati, questi cambiamenti (quali per esempio aumentare l’attività fisica quotidiana) hanno effetti molto positivi, ma può capitare che si scontrino con le nostre routine lavorative. Dobbiamo allora prendere una decisione: Rinunciare ai cambiamenti che ci giovano oppure cambiare carriera lavorativa.

Isaac: da studente alla prospezione mineraria

Quando avevo appena iniziato il mio contratto presso la Royal Hollway University Isaac, che era all’ultimo hanno di laurea specialistica in Geologia, mi ha chiesto se avevo un argomento di tesi nel macro-settore dei giacimenti minerari e se volevo fargli da relatore e tutor. Caso vuole che avessi un po’ di dati dal mio precedente contratto e che necessitassi di un bravo studente che analizzasse, comprendesse e discutesse i risultati derivati dall’esame di alcuni campioni mineralogici. Malgrado due disturbi dell’apprendimento, dislessia e disprassia, Isaac si dimostrò diligente, capace e motivato e fece un ottimo lavoro. Lavorai a fondo come tutor con Isaac per potenziare il suo metodo di studio e protocolli/strategie di lavoro in laboratorio. Purtroppo, i risultati degli esami sostenuti prima del mio arrivo a Royal Holloway influenzarono il suo voto finale di laurea, che non fu eccellente. Questo rese per lui trovare un lavoro nel settore minerario alquanto difficile.

Ciò nonostante, continuai a fargli da mentore anche dopo la laurea e grazie ad alcuni preziosi consigli per incrementare ‘il peso’ del suo Curriculum Vitae (es. fare domanda e diventare membro della Society for Economic Geologists, indicare la disponibilità a lavorare fuori UK anche per lunghi periodi, fare uno stage presso una compagnia di prospezione mineraria irlandese con cui avevo collaborato) ed al mio supporto con ottime lettere di referenze, Isaac ottenne un posto da ‘junior mining geologist’ presso una compagnia australiana. Come suo ex tutor e mentore sono stato molto compiaciuto di vedere come Isaac si è fatto strada in quel settore diventando presto ‘senior mining geologist’.

Isaac: dalla prospezione mineraria alla ricerca accademica

Quasi quattro anni dopo la sua partenza per l’Australia ricevetti una email da Isaac, dove mi chiedeva un meet per discutere un potenziale cambio di carriera e se potevo tornare a fargli da mentore.

Isaac mi spiegò che l’esperienza come ‘mining geologist’ gli aveva insegnato che la comprensione di un certo tipo di giacimenti necessitava di molti altri studi di tipo speculativo, ovvero universitari, e che sentiva una grande motivazione nel condurre lui stesso questi studi.

Come mentore definii un programma in tre fasi per favorire questo cambio di carriera:

1. Presentare i risultati dell’esperienza come mining geologist ad alcune importanti conferenze internazionali, per farsi conoscere da docenti e ricercatori di rilievo. Quindi fare il proprio ingresso nel settore che gli interessava.

2. Selezionare con grande cura le università dove avrebbe potuto ottenere una borsa di dottorato basandosi su due criteri fondamentali: In quale paese voleva svolgere il dottorato, quale gruppo di studio si occupava del tipo di giacimento che interessa a Isaac. Ovvero selezionare in base alle proprie necessità ed al suo know-how.

3. Preparare con molta cura la domanda di borsa di dottorato contattando e discutendo con il possibile supervisore di dottorato ed il suo team. Questo serviva a capire i criteri fondamentali richiesti dal potenziale datore di lavoro (in questo caso ‘datore di studio’ per così dire).

Mi fa piacere poter dire che sono stato coinvolto come mentore ed ex-tutor direttamente nel processo di valutazione della domanda di Isaac, presso l’Università della Tasmania, in quanto il potenziale supervisore mi chiese una lettera di referenze ed una lettera di supporto.

Isaac ha ottenuto la borsa di dottorato e sta svolgendo il suo progetto di ricerca con grande successo.

Per concludere

Per chi ha scarsa familiarità col mondo accademico lasciatemi dire che non c’è nulla di più difficile che ritornare a fare studi e ricerca dopo un lasso di tempo di vari anni. Ancora più arduo è vincere i possibili pregiudizi derivanti da un voto di laurea non altissimo.

Isaac non si è fatto scoraggiare, ha seguito il suo obiettivo, ha programmato con cura la sua ‘transizione’ ed ha cercato il supporto giusto per avere il massimo delle probabilità di successo.

Se volete saperne di più sul cambio di carriera postate un commento, contattatemi [email protected] oppure chiedete un meet: https://giuliosolferino.com/book-an-appointed/

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