Spesso ricevo emails abbastanza lunghe con richieste di informazioni sui miei servizi come mentore e tutor e che mi spiegano la situazione che chi mi scrive sta vivendo ed il perché cercano un supporto (specialmente da studenti in procinto di completare gli studi superiori oppure agli inizi della carriera universitaria).
È sorprendente come uno dei miei primi pensieri sia frequentemente una valutazione della qualità del loro italiano. In effetti, trovo tanti, tanti errori di grammatica, ma anche una sintassi convoluta. Non pensate che il mio primo istinto sia di giudicare o valutare chi si rivolge me, tutt’altro, è semplicemente ‘l’istinto da correttore di bozze’.
Correggere una bozza o prima stesura di un testo o documento che contiene dei paragrafi è tutt’altro che semplice. Non ci si può limitare a trovare errori di tipografia (ammesso che il correttore ortografico automatico non li abbia indicati o che siano stati volutamente tralasciati), correggere la sintassi e la punteggiatura. Bisogna anche fare un’analisi del periodo per capire se i tempi verbali sono corretti, se soggetto od oggetto e verbo di ogni frase sono correttamente legati, bisogna valutare la lunghezza di una frase e capire se è necessario spezzarla con della punteggiatura (per non appesantire la lettura), e così via.
Il correttore di bozze considera che un documento scritto in buon italiano sia un punto di partenza. Tuttavia è necessario valutare se il testo è fluente, se il messaggio che si vuole comunicare viene davvero trasmesso al lettore, se i paragrafi sono legati l’uno all’altro in modo logico e consequenziale.
Immagino che anche a voi sia capitato di aver scritto un tema, una relazione, un sommario, un progetto e di esservi chiesti se poteva essere fatto meglio, oppure, dopo aver visto le correzioni fatte da un insegnante o docente, vi siete domandati “ma ho fatto davvero così tanti errori?” oppure “ma io no volevo dire questo, l’insegnante non ha capito”.
In questo breve articolo vorrei toccare due punti collegati ma ben distinti riguardo la correzione di bozze:
– Come fare ad ‘auto-correggere’ un testo scritto da me stesso
– Quale è il ruolo di un tutor nel fare la correzione di bozze dei testi preparati dai propri ‘tutees’. Dove con ‘tutees’ intendo gli studenti che il tutor segue passo passo nella loro carriera.
Come eseguire la correzione di bozze su un proprio testo
Non c’è nulla di più difficile che fare autocritica sui nostri scritti. Una volta completato lo sforzo di scrivere 100, 500, mille parole o più non vediamo l’ora di alzarci dalla sedia, lasciare il PC e rilassarci o fare qualcosa di più attivo. Soddisfatti della nostra produzione scritta, magari la rileggiamo rapidamente e poi la inviamo o stampiamo.
Ahimè seguendo questo iter spesso tralasciamo tanti errori nel nostro testo, oppure non ci accorgiamo che il testo non scorre. Chiunque lo leggerà faticherà a seguire il nostro pensiero.
Esistono dei semplici passaggi per renderci in grado di fare una giusta critica alla nostra scrittura e di migliorare notevolmente i testi di nostra produzione. Ve ne spiego alcuni.
1) Assicuratevi di programmare il momento in cui scrivete il testo e quello in cui fate la correzione di bozze in modo da far passare ALMENO un giorno tra i due.
Ancora una volta come in tanti miei video ed articoli vi parlo di programmazione. Lasciando trascorrere del tempo tra lo sforzo del comporre un testo e quello di valutarlo dal punto di vista grammaticale e di sintassi, consentiamo al cervello di dimenticare almeno in parte quello che abbiamo scritto. Così facendo la nostra mente recepirà il testo come produzione altrui e la nostra capacità critica aumenterà.
2) Mentre fate la rilettura, o meglio la correzione di bozze, tenete vicino o rileggete prima di iniziare un vademecum dei punti chiave di un buon testo:
– Verbo e soggetto collegati
– Consecutio temporum
– Periodi brevi e separati dalla opportuna punteggiatura.
– Uso dei sinonimi (evitare ripetizioni, specialmente nella stessa riga)
– Ridurre al minimo le forme passive
3) Controllate il vostro testo usando come parametro di valutazione i vostri errori più comuni.
Man mano che avanzate negli studi, vi accorgerete (o dovete fare lo sforzo di accorgervi) che ognuno di noi commette dei cosiddetti ‘errori ricorrenti’ che vanno assolutamente rimossi dai nostri scritti durante la correzione di bozze.
Vi faccio un esempio. Fino a tutte le scuole superiori avevo delle difficoltà con le doppie z, ovvero, tendevo a mettere due z nelle parole che finiscono con ‘-zione’, per esempio scrivevo ‘soggezzione’. Ogni volta che scrivevo qualcosa, inclusi i miei scritti d’esame dell’università facevo l’impossibile per lasciarmi un po’ di tempo per rileggere e cercare tutte le parole con ‘-zione’. Dopo un po’ smisi di fare quell’errore.
Il compito del tutor nella correzione di bozze
Per il tutor fare la correzione di bozze dei testi scritti dai propri tutees è uno dei compiti più importanti, subito dopo la definizione degli obiettivi chiave per gli studi e la programmazione della ‘settimana tipo’ di studio e relax.
È inutile girarci attorno, il modo in cui presentiamo i nostri scritti è altrettanto importante di come rispondiamo oralmente, e nella carriera professionale il saper scrivere bene può essere la chiave per ottenere promozioni più rapidamente ed in generale per avere successo.
Il tutor deve capire quali sono i limiti e problemi che il proprio tutee ha quando scrive un testo ed aiutarlo a rimuovere quegli errori. Inoltre deve creare un programma di potenziamento dello stile di scrittura affinché il proprio tutee arrivi a produrre testi armoniosi, facili da leggere e corretti in ogni loro parte.
La correzione di bozze diventa un momento fondamentale per raggiungere questi obiettivi. Grazie all’uso della tecnologia il tutor può evidenziare gli errori riscontrati in un testo, mostrare i cambiamenti necessari ed anche postare dei commenti costruttivi che aiutino il tutee a capire come migliorare.
Sto parlando, naturalmente, dell’uso del tool ‘Revisione’ di Microsoft Word, certamente il più evoluto metodo di tracciatura dei cambiamenti fatti in un testo elaborato da più autori (guardate questo mio video al minuto 08:50 per un esempio d’uso dell’uso del tool ‘Revisione’ – https://www.youtube.com/watch?v=eoosUVNI_9o), ma si può ottenere un risultato simile anche in Open Office e Pages.
Didascalia: A sinistra vedete come si attiva la funzione di tracciamento dei cambiamenti in un testo usando Open Office (sistema operativo in inglese). A destra alcuni esempi di tracciatura ed un commento postato, sempre Open Office.
Didascalia: A sinistra vedete come si attiva la funzione di tracciamento dei cambiamenti in un testo usando Pages (sistema operativo in inglese). A destra alcuni esempi di tracciatura ed un commento postato, sempre Pages.
La correzione di bozze diventa in questo caso un processo iterativo. Il tutor correggerà la prima parte di un testo scritto dal proprio tutee (evidenziando i cambiamenti fatti come spiegato sopra) e lascerà al tutee il compito di correggere il resto del testo seguendo la falsariga delle correzioni presenti nella prima parte. Inoltre il tutor posterà commenti per spiegare quali parti vanno riscritte (se necessario) e come provare a farlo. È importante lavorare al testo in più volte, magari con 2-3 iterazioni, fino a che il tutee ha appreso a non ripetere più alcuni errori. D’altra parte il tutor deve essere indulgente e tenere presente le scadenze del proprio tutee. Per esempio, se una relazione/tema/progetto va consegnata/o a fine settimana, bisogna che la correzione di bozze sia conclusa entro quella data, che si riesca a fare 2-3 iterazioni o meno!
Concludo ricordandovi che se sentite la necessità di approfondire il tema correzione di bozze e miglioramento del proprio stile di scrittura potete sempre contattarmi od organizzare un meet
https://giuliosolferino.com/book-an-appointed/, oppure se vi serve una correzione tout court potete scegliere questa opzione https://giuliosolferino.com/correzione-bozze-e-traduzioni/.