In questo breve articolo voglio parlarvi di lavoro e studio fuori dall’Italia, inquadrando il ruolo del mentore nell’accompagnare un/una mentee nella scelta, preparazione e migrazione verso l’estero.
Se volete leggere la mia breve biografia da qui https://giuliosolferino.com/my-story/ oppure guardare questo video https://www.youtube.com/watch?v=xt7hLIYjqSw potrete capire come per me l’esperienza di vita, lavoro e studio all’estero sia molto familiare. Ahimè non ho avuto nessuno a consigliarmi e guidarmi in queste mie esperienze, quindi ho dovuto imparare facendo tanti errori e trovandomi più volte in situazioni difficili.
Il mio intento con questo articolo e soprattutto con la mia attività di mentore e tutor è di fornire quel supporto che mi è mancato.
Decidere di andare all’estero: pro e contro
Come mentore accetto sempre volentieri di discutere la possibilità di continuare o completare gli studi all’estero con i miei mentees, ed altrettanto spesso parliamo di lavoro fuori dall’Italia.
Vivere fuori dal proprio paese è un’esperienza di vita straordinaria, in quanto ci pone di fronte a culture, tradizioni e costumi diversi ed inusuali, ma è altresì vero che ci sono delle difficoltà da superare, una fra tutte capire le altre persone che non parlano la nostra lingua, ma anche creare nuove routine, avere una mobilità più ridotta (spesso non si riesce a compare un’auto per vari motivi), non trovare alcuni prodotti a cui siamo abituati (anche farmaci!).
Nel complesso credo che chiunque veda il dover studiare o lavorare in Italia più come un limite od una necessità che una scelta, abbia delle ottime probabilità di trovare la vita all’estero entusiasmante e gratificante.
Nel ruolo di mentore, mi occupo soprattutto di evidenziare tutti i possibili scogli (burocratici, logistici, personali) che potrebbero presentarsi nell’emigrare per capire se il o la mio/a mentee è veramente tanto motivato/a a spostarsi all’estero da poter superare questi ostacoli. Se anche voi state considerando di emigrare, vi consiglio di porvi queste stesse domande e verificare la semplicità o meno di presentare una domanda di permesso di lavoro o studio nel paese dove volete emigrare. Ricordate che età, situazione familiare, titolo di studio non sono veri limiti al muoversi fuori dall’Italia, ma lo diventano se voi siete troppo legati alla vostra situazione attuale.
Dove andare? Come scegliere
Già andare all’estero, ma dove? Vi do alcuni semplici consigli da mentore – in forma di domande – per fare una scelta ponderata:
- Parlate già bene la lingua del paese dove volete emigrare?
- Ci sono opportunità di lavoro nel vostro settore? Più di quello che c’è in Italia?
- Quanto è complesso l’iter burocratico per immigrare? Avete tutti i prerequisiti? Controllate sui siti delle ambasciate.
- I vostri titoli di studio sono accettati?
- Avete dei contatti nella nazione o, meglio ancora, nella città dove volete trasferirvi?
- Per voi è fondamentale che esista un sistema sanitario nazionale, o vi va bene anche fare un’assicurazione salute a pagamento?
- Se state pensando a Irlanda, Regno Unito, Sud Africa, Australia, Nuova Zelanda: Credete che sarebbe un problema insormontabile guidare dal lato sinistro della strada? E se guidare è parte chiave del vostro lavoro – la patente italiana è accettata? Con gli stessi limiti (es. patente C Italiana ≠ patente autocarri Australiana)
Ricordatevi che se faticate a trovare queste informazioni esistono sempre associazioni di italiani emigranti che possono aiutarvi, pressoché in ogni paese della Terra dall’Australia allo Zambia, passando per Mongolia, Iran, Perù e chi più ne ha più ne metta. Oltre ai siti governativi come questo: https://www.anerkennung-in-deutschland.de/html/it/immigrazione.php# . Oltre a ciò, naturalmente ci sono figure professionali che possono aiutarvi in tutti i passi, quali il mentore.
Come ottenere un impiego all’estero / iscriversi ad un corso di studi all’estero
Una volta presa la decisione di emigrare all’estero, il passo successivo è essere selezionati per un corso di studi che vi consenta di ottenere un permesso di studio (parlo di necessità che si presentano al di fuori della UE) oppure assicurarsi un contratto di lavoro di durata sufficiente (dipende dal paese in cui volete emigrare).
Come mentore ho supportato molti studenti, specialmente giovani laureati di I° livello che volevano frequentare una laurea specialistica all’estero. Ecco come abbiamo proceduto:
- A seconda della facoltà abbiamo creato una ‘short list’ di università a cui mandare una domanda di iscrizione, basata sui ‘rankings’, recensioni degli ex-studenti e percentuale di impiego entro 6 mesi dalla fine degli studi.
- Abbiamo preparato le domande di iscrizione secondo i criteri indicati da ciascuna università con CV e lettera di motivazione specifici per ogni domanda (non CV e lettera generici).
- In caso di selezione per un colloquio orientativo e valutativo abbiamo fatto delle prove di colloquio (vedete anche: https://giuliosolferino.com/english-conversational-boost/ – “mock interview”)
Mi riferisco, naturalmente, a corsi di studi in università di paesi anglosassoni, ovvero dove si parla inglese.
Il mentoring per chi cerca un lavoro all’estero è sempre complesso. Consiglio anche a voi di seguire questo iter. Inizialmente bisogna cercare le migliori piattaforme, ovvero i siti, dove trovare annunci di lavoro verificati specifici per il settore che interessa, poi scegliere le ‘newsletter’ dove si trovano consigli per chi cerca lavoro in quel ramo ed a cui bisogna iscriversi. È anche utile creare degli avvisi automatizzati che mandino un email o un sms quando viene caricato un nuovo annuncio di lavoro che corrisponda ai vostri criteri.
Bisogna creare un profilo LinkedIn nella lingua locale (sapevate che LinkedIn consente di creare più profili in varie lingue?), che poi verrà incluso in forma di link nel CV (come mentore ho aiutato a preparare diverse decine di profili). È fondamentale avere sempre pronto un CV aggiornato nella lingua e nel formato necessario (es. formato Europass – spiegati in questo video: https://www.youtube.com/watch?v=7KlgQRUZyhU). Le lettere di presentazione devono essere preparate solo al momento in cui si decide di inviare una domanda di lavoro e, come dico sempre nel mio mentoring, ogni lettera deve essere specifica per l’azienda scelta.
Naturalmente questo è solo un breve riepilogo della complessa situazione che si crea quando si vuole emigrare. Nella seconda parte di questo tema, che pubblicherò presto, tratterò altri aspetti fondamentali dello spostamento all’estero quali: ‘Fare le valigie’ in senso figurato, stabilirsi all’estero, rimanere / tornare in Italia? – dal punto di vista di chi ha vissuto a lungo fuori dall’italia, ma anche da quello di chi ha seguito (da distanza, ovvero online) nei loro spostamenti all’estero decine di giovani come mentore.
Se volete discutere di cercare lavoro o continuare gli studi all’estero prenotate un meet: https://giuliosolferino.com/book-an-appointed/