Nella prima parte di questo articolo (https://giuliosolferino.com/migliorare-il-curriculum-vitae-cv/) abbiamo fatto una riflessione sui motivi che ci possono spingere a cercare di migliorare il nostro curriculum vitae.
Che si tratti di carriera lavorativa, cambio lavoro, emigrare o continuare gli studi (in Italia o all’estero) rimane un punto fisso. Per raggiungere questi nuovi obiettivi dobbiamo incrementare le nostre capacità lavorative, migliorare la nostra formazione, ampliare le nostre conoscenze.
Affrontare un simile passo può essere scoraggiante. Non sappiamo da dove partire. Come detto nella prima parte, una volta che abbiamo definito in modo dettagliato i nostri obiettivi non resta che escogitare un piano o programma per raggiungerli. Esiste però una domanda da farsi prima di pianificare: È fattibile?
Fattibilità (feasibility)
Soffermiamoci un momento a riflettere sulla parola fattibilità. Come revisionatore (reviewer) di molti progetti per l’European Research Council (ERC), valutavo la fattibilità dei progetti inoltrati da validi scienziati. MI chiedevo: il progetto è realizzabile nei termini in cui è descritto? Molte volte il riscontro non era positivo e mi trovavo costretto a commentare che “per quanto l’idea scientifica sia buona, non è realizzabile con i fondi/nel tempo previsti.”.
Pianificare di migliorare il CV è come scrivere un progetto di ricerca. La prima cosa è verificare se è fattibile. Altrimenti non vale la pena di architettare chissà quali strategie per raggiungere il nostro fine. Tanto peggio se iniziamo ad investire tempo per potenziare il curriculum a realizziamo solo dopo settimane o mesi che non possiamo riuscirci.
È necessario essere realisti e magari chiedere consiglio ad amici fidati o a professionisti del mentoring, partendo dalle constatazioni più semplici. Dipende solo da me raggiungere questi obiettivi? Se non è così, chi o cosa potrebbe rappresentare un ostacolo? Quanto tempo devo dedicare settimanalmente a questo progetto? Quanto tempo in totale (mesi, anni)? Ci sono dei costi?
I paragrafi che seguono sono mirati ad aiutarvi a valutare la fattibilità del vostro piano per migliorare il curriculum vitae, facendo una serie di esempi.
Domande chiave
Tre domande da provi subito, quando avete deciso di cambiare la vostra vita professionale o proseguire con gli studi.
Cosa mi serve aggiungere al mio CV?
Come posso farlo e quanto tempo richiede?
Cosa faccio nel frattempo per mantenermi (contingency plan)?
Cosa mi serve aggiungere al mio Curriculum Vitae?
Tipicamente quello che può potenziare il nostro CV per metterci in grado di raggiungere nuovi obiettivi lavorativi o di studio rientra in quattro categorie principali come mostrato nella figura qui sotto.
Esperienze
È difficile accumulare nuove esperienze lavorative in un tempo ragionevolmente breve, per consentirci di perseguire gli obiettivi di cui parlavamo. E allora come possiamo migliorare la voce ‘esperienze professionali’ sul CV senza cambiare impiego più volte?
Esistono vari modi e dipendono dalla nostra situazione personale e familiare e se siamo attualmente impiegati o meno. Tirocini, volontariato, apprendistato, lavoro part-time, oppure una breve permanenza all’estero (con contratto a termine) sono alcune possibilità.
Tirocini o stage possono ‘introdurci’ in un settore diverso dal nostro e rendere il curriculum adatto per nuovi impieghi. Un contratto di apprendistato può essere il passo decisivo per ottenere il lavoro che desideriamo (leggete https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/orientamento-e-formazione/focus-on/Apprendistato/Pagine/default.aspx). Anche il volontariato in alcuni casi è un grande aiuto. Fare volontariato in una casa di cura può essere la mossa giusta per ottenere offerte di lavoro come operatore sanitario. Ancora di più un’esperienza di lavoro part-time, specialmente se compatibile col nostro attuale impiego, potenzia il CV. Vale anche per essere ammessi a corsi di specializzazione. Se volgiamo emigrare in un paese, anche un contratto a breve termine (con relativo permesso di soggiorno lavorativo) può trasformare il nostro CV. Se abbiamo già soggiornato e lavorato in una nazione, il nostro curriculum diventa più appetibile per chi da lavoro nello stesso paese.
Il tempo che impiegheremo a concludere queste esperienze deve essere ben ponderato poiché potrebbe non esserci salario oppure avere un salario minimo. Dobbiamo cercare di limitare queste esperienze a pochi mesi di durata e trarne il massimo profitto.
Formazione
È fondamentale per consentirci di cambiare settore oppure salire di grado (promozione). Può assumere diversi aspetti. Corsi professionali, corsi online, masters di specializzazione sono alcuni possibili tipi di formazione professionale da mettere nel curriculum. I corsi online stanno diventando molto popolari, allora mi permetto un consiglio. Scegliete corsi organizzati da veri professionisti, meglio se riconosciuti da enti pubblici. Molti corsi rilasciano solo il cosiddetto ‘badge’ di completamento. Molto meglio se è previsto un test o esame finale, superato il quale si ottiene una certificazione o brevetto con validità nazionale.
Normalmente questi corsi durano poche settimane o pochi mesi e sono compatibili con un impiego a tempo pieno.
Titolo di studio
C’è poco da fare, l’accesso e certi livelli di carriera o determinati impieghi è ‘bloccato’ dall’avere o meno un titolo di studio specifico nel curriculum vitae. Potrebbe trattarsi di un diploma, di una laurea (I° o II° livello), di un esame di stato o altro.
Il fattore tempo diventa determinante in questo caso. Conseguire una laurea richiede da 3 a 5 anni, se frequentate part-time anche molto di più. È un progetto a lungo termine. Oggi esistono scuole che offrono il ‘recupero anni’ per il diploma, indi potete ottenere quel titolo (anche studiando part-time) entro 1 o 2 anni. Opzione da valutare a fondo.
Lingue straniere
Necessarie come conoscenza di livello elevato (C1, C2 – leggete anche https://it.wikipedia.org/wiki/Quadro_comune_europeo_di_riferimento_per_la_conoscenza_delle_lingue ) nel curriculum per professioni quale traduttore od intermediario con l’estero. Sono una necessità se volete emigrare per lavoro o studio all’estero.
Esistono molti modi di potenziare la conoscenza di una lingua, anche partendo da zero.
Ne cito alcuni: corsi di gruppo, corsi individuali, lezioni private. Per esperienza personale le lezioni private danno il miglior risultato nel più breve tempo ma sono molto costose. Dovete avere un obiettivo lavorativo ambizioso per sostenere tali costi. I corsi di gruppo, se il gruppo conta meno di 6-7 persone sono molto validi, ma scegliete bene la scuola, consultando tutte le recensioni disponibili.
Il tempo da investire nell’apprendere o migliorare una lingua dipende da vari fattori.
Innanzitutto il livello che volete raggiungere. Se dovete emigrare per lavorare come autista, per esempio, vi serve solo una base, poi imparerete la lingua sul posto. Però può essere richiesto un livello minimo obbligatorio per ottenere il permesso di soggiorno e/o di studio o lavoro.
Se partite da zero, tenete presente che dovrete studiare un po’ tutti i giorni. Sarebbe meglio seguire lezioni individuali per abbreviare i tempi. Mettete in conto 4-6 mesi per raggiungere un livello base tipo B1 per una lingua semplice come l’inglese. Invece 6-8 mesi per tedesco o lingue scandinave, per fare un esempio.
Se desiderate potenziare il livello di una lingua straniera fino a parlare con fluidità e proprietà dei termini (anche tecnici), vi consiglio i corsi di conversazione, come https://giuliosolferino.com/english-conversational-boost/)
Contingency plan
Ovvero, mentre acquisisco queste nuove abilità, titoli, o conoscenze che cosa faccio per mantenermi? I fattori determinanti sono durata e finanze.
Se compatibile con un lavoro full time o part-time (ammesso che abbiate già un impiego) potete gestirvi il tempo che volete impiegare a potenziare il curriculum vitae come meglio credete. Io consiglio comunque di concentrare lo sforzo in pochi mesi, se possibile, perché gli obiettivi a lungo termine sono i più duri da raggiungere.
Se non avete un impiego, dovrete contare sulle vostre attuali finanze (risparmi e/o lavori saltuari). Cercate di essere molto onesti con voi stessi. Fate un budget realistico dei costi che dovrete affrontare mentre migliorate il CV ed anche dei tempi necessari. Se necessario chiedete una consulenza ad un mentore.
Concludo qui questo importante tema di discussione e riflessione ed aspetto i vostri commenti! Consulenza mentoring: https://giuliosolferino.com/book-an-appointment/