Continuo dal precedente articolo a discutere i tipi di colloquio, la loro funzione e come prepararsi per ognuno di essi.
In base alla modalità di somministrazione del colloquio (dove, come, tipo domande)
Colloquio Informale
Più che l’intero colloquio, può essere una parte del colloquio che risulta ‘impercettibile’ al/ai candidati. Può svolgersi durante un pranzo/cena sociale o in pausa caffè.
Il/i selezionatore/i instaura una semplice conversazione dove chiedono domande informali riguardo al ruolo, all’azienda, alla storia professionale ed obiettivi di carriera. In modo semplice valutano il candidato quando egli/ella è più rilassato.
Il punto chiave è sapere rendersi conto che il colloquio sta continuando anche se siamo usciti dall’ufficio del selezionatore/i.
Dopo la mia laurea, mi trovavo, un giorno, presso i laboratori del Dipartimento di Geologia a Milano, per ritirare i miei vecchi campioni. Il mio ex-relatore di tesi, Prof. Stefano Poli, aveva invitato per lo stesso giorno un collega da Zurigo, il Prof. Max Schmidt.
Senza che me ne rendessi conto, il Prof. Schmidt ‘comparve’ in laboratorio e, in modo informale, iniziò a farmi domande sulla mia tesi. Qualche settimana dopo Schmidt mi contattò per email. Mi propose di presentare una domanda per una borsa di dottorato presso il Politecnico Federale di Zurigo, che poi ottenni.
Colloquio strutturato
È un colloquio ‘prestabilito’. Serve a comparare candidati valutati come ‘simili’ per competenze ed esperienza in modo imparziale, anche numerico (con uno ‘score’, ovvero un punteggio). Le domande vengono decise a priori di solito da una commissione selezionatrice.
Spesso, questo tipo di colloquio prevede una presentazione con titolo fisso (30 minuti oppure 15 slides max.) seguita da domande sulla presentazione e, in un secondo momento, dal colloquio vero e proprio.
Se dovesse essere prevista una presentazione, vi raccomando di seguire i consigli che ho scritto nel mio articolo ‘Prepariamo una presentazione d’effetto!’:
Prepariamo una presentazione d’effetto!
e se volete sentirvi più sicuri, vi consiglio il mio servizio revisione presentazioni https://giuliosolferino.com/revisione-presentazioni-ms-powerpoint-keynote-open-office-etc/
Colloquio non-strutturato
Ovviamente, è l’opposto dello ‘strutturato’.
Le domande variano e spesso sono consequenziali (cioè dipendono) alle risposte che diamo. Può sembrare meno complesso del colloquio strutturato, ma è anche meno rigoroso (come valutazione obiettiva candidati).
La vostra abilità oratoria conta molto per questo tipo di colloquio. Fare delle prove di colloquio (possono aiutarvi amici, famigliari, professionisti) può aiutare molto a sentirvi a proprio agio nel caso di un colloquio non-strutturato.
Colloquio di gruppo
Ci sono due casi ‘estremi’ di colloquio di gruppo: un candidato intervistato da un gruppo di selezionatori oppure diversi candidati intervistati simultaneamente da uno o più selezionatori.
Fate attenzione, dovete dimostravi sociali con gli altri candidati, ma anche distinguervi. Potete farlo, per esempio, mostrandovi impegnati, lavorando al pc portatile, mentre gli altri candidati chiacchierano fra di loro. Il vostro obiettivo è fare in modo che il/i selezionatore/i si ricordino di voi più che degli altri.
Colloquio telefonico
Di solito avviene con poco o nullo preavviso. Un’azienda riceve e valuta il vostro CV. Prima di invitarvi ad un colloquio formale, vi chiama per verificare se il vostro potenziale corrisponde alla figura professionale che cercano.
Di solito chiedono una conferma/approfondimento delle esperienze lavorative che avete citato e cosa vi attrae verso quel lavoro. Se rispondete come si aspettano, potrebbero già invitarvi ad un colloquio formale.
Video-colloquio (online meeting)
Un tempo era usato come ‘pre-colloquio’ come per il colloquio telefonico. Oggi può essere di tutto, incluso il colloquio finale. Ci sono regole da rispettare nel video-colloquio che rientrano nell’etichetta del meeting online. Vi invito a leggere il mio articolo (https://giuliosolferino.com/meeting-online-tipologie-etichetta-regole/ ) e vedere i miei video sul meeting online
Nel 2012, mentre ero ad una conferenza presso St. John’s in Terranova (Canada), feci una videoconferenza con la Mount Royal University (Calgary, Canada). Tale meeting online rappresentava il colloquio di lavoro per la posizione di ‘Visiting Professor’, che poi mi venne offerta.
Conclusione
Bisogna prepararsi come si deve per ogni tipo di colloquio ed insistere con la persona di contatto dell’azienda per cercare di capire che tipo di colloquio sarà, se non ci è stato già detto.
Se pensate di aver bisogno di un aiuto, contattatemi o lasciate un commento qui sotto.
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