Lavorare o studiare all’estero – Stabilirsi e vivere all’estero – PARTE 3

Le prime due parti di questo tema (vivere, trovare lavoro e studiare all’estero) ci hanno introdotti alla scelta di emigrare fuori dall’Italia e muovere i passi giusti durante il trasferimento.

Parte 1: https://giuliosolferino.com/lavorare-o-studiare-allestero-il-punto-di-vista-del-mentore/

Parte 2: https://giuliosolferino.com/lavorare-o-studiare-allestero-emigrare-parte-2/

In questa terza parte discutiamo le ultime due importanti cose da fare prima del viaggio e vediamo come stabilirsi all’estero con serenità e con successo.

Contatti: Come si vive lì?

È davvero molto utile parlare con qualcuno che vive nella città dove state per trasferirvi, ancora di più se state emigrando all’estero. È possibile che casualmente conosciate qualcuno (stesso settore lavorativo, ex-compagno di studi, amico/a di amici). Se questo non è il caso, esistono dei forum o blogs che possono aiutarvi. Non limitatevi ad iscrivervi al blog/forum e postare la classica domanda ‘come si vive a .. ?’. Chiedete invece se qualcuno vorrebbe parlare con voi in video chat o per telefono. Esistono molte app gratuite per chiamare senza spendere.

Quando avete occasione di parlare con qualcuno che vive da tempo nella città e stato in cui vi state trasferendo, chiedete un po’ tutte le domande che ho scritto nella parte uno e due. In più dovete cecare informazioni riguardo a tutto quello che per voi è importante. Per esempio, per me era importante sapere se c’erano zone vicino a dove sarei andato ad abitare per fare escursioni nella natura.

Se riuscite a parlare con più di una persona è meglio. C’è sempre chi ama e a chi piace meno una certa città, zona, usanze, etc. è utile sentore entrambe le opinioni per farvene una vostra.

Accordi col datore di lavoro per le prime settimane

Nei limiti del possibile, vi suggerisco di accordarvi col datore di lavoro per lasciarvi mattine o pomeriggi liberi per le prime due-tre settimane dopo il trasferimento. Credetemi, avrete moltissimi impegni burocratici, amministrativi e personali. Lasciarli per il dopo lavoro non funziona, anche perché se dovete recarvi presso un ufficio, li trovereste chiusi.

Medici – salute

Appena avete raggiunto la vostra destinazione all’estero, informatevi su come divenire paziente di un medico di base (general practitioner o GP nel Regno Unito). Possono esserci varie opzioni. Vi cito gli esempi che conosco direttamente. In Canada (almeno in Nuova Scozia) non c’era medico di base, bensì delle cliniche con più medici. Le ricette per i farmaci le facevo fare lì. In Irlanda, c’è un sistemo ibrido. Avrete bisogno di fare un’assicurazione medica perché molte cure non sono parte del sistema sanitario nazionale. La cosa che trovavo più assurda è che una visita dal medico di base (assegnato in base al CAP) costava 50-60€. In Inghilterra dovete contattare voi un medico o studio di medici per farvi iscrivere come paziente.

Previdenza sociale

Una delle prime cose da fare quando emigrate all’estero è fissare un appuntamento per ottenere il numero di previdenza sociale. È pressoché sempre un appuntamento di persona, perché devono verificare l’identità. Il numero che vi rilasciano va tenuto segreto.

Festività nazionali!

Un piccolo ma importante consiglio. Le festività nazionali all’estero non sempre corrispondono a quelle italiane. Lo sapete che il venerdì prima di Pasqua è festa nazionale in Svizzera? Conoscete le ‘Bank Holidays’ (Irlanda, Regno Unito ed altri)? Il 15 agosto non è festivo nel Regno Unito. Tenetele presenti, specialmente se contate di arrivare/tornare nel paese dove siete emigrati in un certo giorno – potreste trovate i negozi chiusi!

Bank Holidays: https://www.gov.uk/bank-holidays

AIRE!

L’AIRE, Associazione Italiani Residenti all’Estero è un riferimento importante. Tenete presente che se lavorate all’estero e non siete registrati all’AIRE, per l’Italia state percependo reddito fuori dai confini indebitamente, senza pagare tasse. Se tornaste in Italia e trasferiste i vostri capitali subireste una sanzione enorme come ‘evasori totali’.

AIRE: https://www.esteri.it/it/servizi-consolari-e-visti/italiani-all-estero/aire_0/

Consolato e Ambasciata:

Il consolato più vicino è il vostro riferimento per casi gravi ed urgenti, se avete immediato bisogno di aiuto ammnistrativo/burocratico e per varie pratiche meno urgenti (es. rinnovo passaporto). Prendete nota dei numeri di contatto e servizi online. Armatevi di pazienza, sia per telefono che di persona spesso ci sono lunghe attese per essere serviti.

Io ho rinnovato il mio passaporto in Canada. Prima ho dovuto recarmi di persona al consolato di Edmonton (430 km da dove abitavo), poi ho spedito foto, documenti e vecchio passaporto all’ambasciata di Vancouver. Ciò detto ho avuto un passaporto nuovo in 20 giorni.

La cultura locale

Il mio consiglio personale è di immergervi nella cultura locale, usi, tradizioni, feste, ricorrenze. Vi divertirete di più, farete molti amici, e coglierete lo spirito della gente che abita all’estero. Andate ad una partita di baseball se siete in USA. Divertitevi alla festa del Guy Fawkes day (UK). Andate in un pub il giorno di San Patrizio in Irlanda, e vestitevi di verde!

Usi ed abitudini

Imparate le abitudini di chi vive nel paese dove vi siete trasferiti. Orari di pranzo, cena, etc. pause lavoro (quanto durano?), birra del venerdì (Friday beer), che cosa è la ‘Legion’ chi la frequenta? Conoscere le abitudini ed usi locali vi renderà più simpatici ai colleghi o compagni di corso, e eviterà di farvi sentire come ‘un pesce fuor d’acqua’.

The Legion (Canada): https://legion.ca/

Forme di cortesia

Se vivete all’estero e volete risultare antipatici a tutti, sgradevoli ai colleghi ed indisponenti al vostro datore di lavoro allora NON informatevi sulle forme di cortesia locali. È una battuta ovviamente.

Fate proprio il contrario. È davvero importante per l’armonia della vostra routine quotidiana conoscere la buona creanza del paese dove ora vivete. Troverete davvero pochi amici stranieri che vi diranno ‘quello che hai fatto/detto è maleducato’, la maggior parte delle persone si limiterà, magari, a guardarvi male e non dirà nulla.

Un esempio per tutti. Ordinare qualcosa o chiedere un piccolo favore nel Regno Unito senza dire ‘please’ alla fine è davvero considerato una cattiva maniera.

Concludo qui questa serie di tre articoli. Come sempre, se volete discutere più in dettaglio un’idea di trasferirsi all’estero per studi o lavoro, parliamone assieme: https://giuliosolferino.com/book-an-appointment/

Vi serve un CV in Inglese per trovare lavoro/studio all’estero? Scegliete l’opzione ‘British o North America style’ dai miei servizi https://giuliosolferino.com/product/revisione-curriculum-vitae/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *