Cosa succede quando il Curriculum Vitae raggiungere il selezionatore?

Ho scritto moti articoli dedicati al Curriculum Vitae e, recentemente, anche un vademecum per inviare la domanda di lavoro (https://giuliosolferino.com/domanda-di-lavoro/). Ma vi siete mai chiesti cosa accade al vostro CV (e lettera di presentazione) quando raggiunge il/la recruiter?

Sapere cosa avviene ‘dietro le quinte’ può aiutarvi a preparare un curriculum vitae più convincente ed a decidere se vale la pena inviare una domanda di assunzione.

Nella mia esperienza di docente, ho spesso ricoperto il ruolo di selezionatore o recruiter. Infatti, qualsiasi ruolo all’interno di un dipartimento universitario deve essere assegnato tramite pubblicazione di un annuncio di lavoro e selezione trasparente. Normalmente si crea una commissione di 3-4 persone (docenti, amministratori) che valuta i curricula, seleziona i candidati per il colloquio di lavoro, ecc.

Ho avuto occasione di far parte (o presiedere) molte di queste commissioni (search committees) per l’assegnazione di un lavoro come segretaria/o, tecnico laboratorio, docente a contratto, professore, ecc. Inoltre, ho potuto interagire e discutere con rappresentanti di molte aziende che collaboravano con la ricerca universitaria. Come tutor, per meglio supportare i miei studenti, ho chiesto a questi collaboratori aziendali come selezionano il personale.

Qui sotto cerco di descrivervi il procedimento ‘tipo’ che porta dall’arrivo di un curriculum vitae all’offerta di lavoro.

Chi riceve il Curriculum Vitae?

Una prima incognita (che però potete provare a controllare) è rappresentata da chi effettivamente riceve e legge la vostra domanda di lavoro.

Se rispondete ad un annuncio di lavoro invierete la vostra candidatura ad un indirizzo email specifico, oppure caricherete i documenti e dati su un portale (pagina web) dedicato. In questo caso è pressoché certo che chi leggerà la vostra domanda di lavoro abbia un interesse a valutare le vostre capacità ed esperienze.

Se mandate una candidatura spontanea, vi consiglio di provare a contattare l’azienda che vi interessa. Chiedete l’email di contatto diretto di chi si occupa di selezione del personale, di un direttore, o del dipartimento risorse umane. Il rischio di inviare un CV e/o lettera di presentazione ad un indirizzo email generico (es. [email protected]) sta nel fatto che chi riceve il messaggio può decidere di pensare più tardi ad inoltrare la vostra email. È possibile (anzi probabile) che si dimentichi e che il vostro messaggio non arrivi mai a chi saprebbe capire il vostro valore.

Supponiamo che la domanda di lavoro raggiunga la persona giusta. Vediamo due possibili casi.

Candidatura spontanea

Se la vostra email è stata inviata ad un responsabile della selezione del personale oppure ad un dirigente, lei/lui valuterà rapidamente se investire del tempo a leggere la vostra domanda di lavoro. Molto dipende dal fatto che l’azienda stia cercando personale o meno e da quanto il vostro profilo corrisponde al tipo di figura professionale che l’azienda impiega.

Se esiste una buona corrispondenza, o, meglio, se il vostro ‘expertise’ riscuote interesse, il destino della vostra domanda di lavoro dipende molto da come avete preparato il testo della email e da come appare il vostro Curriculum Vitae.

Un’email con una chiara intestazione, poche righe ma ben scritte e che faccia capire il vostro grande interesse a lavorare per l’azienda spingerà il/la recruiter a leggere il vostro CV. Se il curriculum è ben scritto e ben impostato graficamente, avete ottime chances che vi contattino per chiarimenti. Potrebbero anche invitarvi ad un colloquio di lavoro (potrebbe essere un colloquio conoscitivo via telefono – vedete anche:

https://giuliosolferino.com/colloquio-di-lavoro/ e https://giuliosolferino.com/colloquio-di-lavoro-2/).

Risposta ad un annuncio di lavoro

L’invio di un curriculum vitae corredato da opportuna email e/o lettera di presentazione in risposta ad un annuncio di lavoro assicura che questi documenti arrivino nelle mani giuste.

Leggete anche: Preparare una grande lettera di presentazione: https://giuliosolferino.com/scrivere-una-lettera-di-presentazione-che-vi-fara-ottenere-un-colloquio-di-lavoro/.

Talvolta c’è un passaggio intermedio per cui una persona delle risorse umane e/o segretario/a personale fa una prima veloce cernita e poi inoltra al/alla recruiter. È fondamentale inviare tutti i documenti richiesti e tutti i dati, altrimenti il vostro CV potrebbe arenarsi in questo passaggio.

In questo caso è fondamentale che la vostra domanda di lavoro risponda a tutte le caratteristiche evidenziate nell’annuncio di lavoro per sperare di ottenere un colloquio.

Ma vediamo bene i passaggi che portano all’invito al colloquio.

Prima selezione

Se state inviando una domanda di lavoro ad una grande azienda, è probabile che arrivino decine o centinaia di domande al/alla od ai recruiter. Quindi costoro devono effettuare una prima selezione per poi analizzare nel dettaglio i migliori profili.

Spesso i selezionatori utilizzano un software oppure cercano manualmente alcune parole chiave nel vostro CV e/o lettera. Per esempio, nel 2018 cercavamo un docente per un contratto a breve termine di Geologia Strutturale presso Royal Holloway. Eravamo interessati a vedere chi nel proprio curriculum vitae avesse esperienza con i sistemi geografici informatici (GIS). Quindi cercavamo nei curricula la parola GIS e leggevamo che tipo e quanta esperienza avesse il/la candidato/a.

Uno dei miei compiti principali, quando preparo un CV specifico o generico (https://giuliosolferino.com/product/consulenza-revisione-curriculum-lettera-di-presentazione/) è capire quali sono le parole chiave per il settore di competenza del mio tutee o mentee. Non sottovaluto mai l’importanza di fare questa ricerca e dovete farlo anche. voi.

Il personale aziendale delegato alla scelta dei candidati leggerà velocemente tutti i curricula. Userà l’istinto, le parole chiave, alcuni dati (anni di esperienza, titolo/i di studio, specializzazione/i) per dividere le domande di lavoro in due: ‘valutazione dettagliata’ e ‘non adeguato’. Fate in modo che questi dati compaiono subito e siano in evidenza. Per esempio, scrivete nella breve email allegata alla domanda il vostro titolo ed anni di lavoro.

Selezione candidati per il colloquio

Ogni azienda, ogni ente, ogni imprenditore segue criteri leggermente diversi per fare la selezione finale dei candidati invitati al colloquio di lavoro. Voglio descrivervi un sistema molto usato nel Regno Unito ed in Nord America.

Si possono assegnare dei punteggi ai curricula ed alle lettere di presentazione. La commissione selezionatrice (o la persona preposta alla selezione) definisce i criteri per assegnare dei punti (es. voto di laurea, abilità informatiche, esperienza di settore). È un metodo sistematico e da ottimi risultati (parlo per esperienza da selezionatore).

A volte esiste un numero prefissato massimo di candidati per il colloquio, per esempio 10. Se ci sono più curricula con lo stesso punteggio per un totale maggiore di dieci, allora quelli con punteggio più basso ed uguale verranno letti ulteriormente. Si andrà fino al massimo dettaglio per notare eventuali differenze.

È per questo che invito sempre i miei tutees e mentees a prepare un curriculum vitae specifico per ogni domanda di lavoro (partendo da un ottimo CV generico).

Infine, i candidati che hanno passato queste due selezioni, ricevono un invito al colloquio di lavoro.

Per discutere con me di selezione del personale, CV, colloquio di lavoro e molto altro potete usare il servizio meet: Book an Appointment – Prof. Giulio Solferino

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